Nell’ottica di una piena trasparenza delle dinamiche associative il comitato direttivo degli Amici dell’Azione Cattolica di Padova ha fatto la scelta di rendere partecipi tutti i soci dei numeri significativi dell’associazione: non semplice matematica, ma risvolto economico di impegno, dedizione, volontariato che ha coinvolto volti e appuntamenti che ogni giorno rendono viva la nostra realtà.
Nel 2015-2016 l’associazione ha contato poco più di 10.000 soci. Rispetto all’anno associativo precedente non hanno sostenuto nuovamente la nostra associazione circa 500 persone (corrispondete a un -4.5% rispetto ai tesserati 2014-2015). Se da una parte il settore giovani e giovanissimi rimane più o meno stabile, preoccupa notare un calo importante soprattutto sugli adulti (e in parte in ACR).
Il direttivo “Amici dell’Azione di Padova” ci invia alcune considerazioni. In estrema sintesi ecco un resoconto di provenienza e destinazione dei fondi a disposizione dell’AC per l’anno solare 2015.
Anzitutto è bene ricordare che l’AC vive autofinanziandosi (niente contributi da Diocesi, Comune e/o altri enti) e che nessun responsabile o educatore a livello diocesano, vicariale o parrocchiale riceve alcun stipendio o rimborso per il servizio reso.
Sul fronte delle uscite troviamo le seguenti voci:
Tutti questi costi vengono coperti dalle quattro principali fonti di entrata:
Vale la pena ricordare che la quota versata con l’adesione è così composta: 1,5€ è destinata all’assicurazione e la rimanente parte per il 55% viene destinata al centro nazionale e il 45% rimane alla realtà di Padova.
Il 2015 si è chiuso con un significativo disequilibrio, corretto con l’utilizzo di parte del fondo di riserva che nel passato si è accumulato per fronteggiare periodi di difficoltà come quello attuale. Consapevoli che abbiamo tutti l’impegno ad evitare in futuro perdite di bilancio si sta mettendo in campo ogni azione per ridurre al minimo ogni voce di costo cercando di non intaccare offerta e qualità delle proposte.
Da gennaio 2016, in accordo con la Curia, datore di lavoro del personale in servizio in AC, è stata messa in atto una riorganizzazione interna del personale con riduzione dell’orario di lavoro e limitando l’apertura al pubblico degli uffici. Tali scelte consentiranno di ridurre il costo del personale di circa il 40%. Va detto che la decisione non ha comportato modifiche al contratto di lavoro delle persone che sono state destinate a ricoprire mansioni presso altri uffici di Curia. Abbiamo quindi dovuto rinunciare alla presenza di Liana Benvegnù e richiedere un impegno ulteriore a Chiara Martin e Gianluigi Terzo. Li ringraziamo per il bene che vogliono all’associazione e per il lavoro che svolgono.
Dal 2016, in seguito al riconoscimento ottenuto di “Associazione di promozione sociale”, è possibile aiutare l’associazione destinandole il 5x1000 (codice fiscale 02022890285 riquadro volontariato).
Tutte piccole attenzioni che si avrebbero in qualsiasi grande o piccola famiglia… associativa!